Antonio Beltramini
Antonio Beltramelli (Forlì, 1874 – Roma, 1930), scrittore e giornalista, ebbe una vita avventurosa tra lunghi viaggi all’estero come inviato (dal 1907 al 1910 pubblicò per il «Corriere della Sera» corrispondenze dalla Norvegia, dalla Grecia e dal Nord Africa) ed esperienze belliche nella guerra di Libia (come cronista) e nella Grande Guerra (come militare pluridecorato). Aderì con entusiasmo al fascismo, dedicando due volumi alla figura del suo conterraneo Mussolini, Il Cavalier Mostardo (1922) e L’uomo nuovo (1923). Tra gli altri incarichi, fu condirettore de Il raduno (1927-1928), “settimanale dei sindacati fascisti degli autori e scrittori”, e accademico d’Italia dal 1929. Sposò una giapponese, Yoshiko-San, con la quale visse presso la cosiddetta “Sisa”, magione in stile romagnolo-nipponico situata tra Forlì e Ravenna. Tra le sue opere principali si possono annoverare: Anna Perenna (1904), Gli uomini rossi (1904) e Il Cantico (1906); si dedicò anche alla poesia (Canti di Faunus, 1908; Solicchio, 1913) e al teatro (Le vie del Signore, 1926).
Generi: Letteratura
1 titoli