Guido Da Verona

Guido da Verona (Saliceto Panaro, 1881 – Milano, 1939) fu romanziere di larghissima fama e fortuna durante gli anni Dieci e Venti. Nato Guido Abramo Verona, decise di conferire al proprio nome un tocco nobiliare (e al contempo di eliminare la connotazione ebraica). Grande ammiratore di d’Annunzio, aderì al fascismo, con alterni entusiasmi, prima di cadere in disgrazia presso il regime a causa delle sferzate polemiche presenti nel suo rifacimento erotico dei Promessi Sposi del 1929 (nel quale più aspetti del fascismo erano stati messi alla berlina senza troppi camuffamenti) e, soprattutto, a causa delle leggi antisemite. Qualcuno insinuò che morì suicida, ma la versione ufficiale parla di complicazioni cardiache. Tra i suoi romanzi di maggior successo ricordiamo almeno La donna che inventò l’amore (1915); Sciogli la treccia, Maria Maddalena (1920) e Mimì Bluette fiore del mio giardino (1922), che vendette la bellezza di 300.000 copie in un paese dove impazzavano analfabetismo e povertà!

Generi: Letteratura

1 titoli

Tutti i libri
Colei che non si deve amare (copertina)

Colei che non si deve amare

Guido Da Verona

Un romanzo capace di turbare anche l’animo più cinico. Una prosa che si insinua nei bui recessi del tabù per eccellenza, impedendo al lettore di guardare dall’altra parte e costringendolo a empatizzare, suo malgrado, con personaggi il cui fascino emerge dalla loro stessa inevitabile dannazione.

Immortali # 27

Romanzo | Letteratura