Leopold von Sacher-Masoch

Leopold von Sacher-Masoch (Leopoli, 1836 – Lindheim, 1895), barone, dopo aver vagheggiato la carriera militare, intrapreso senza convinzione lo studio della matematica (e, successivamente, della chimica), aver trascorso gli anni universitari tra risse e bevute, divenne prima impiegato presso gli archivi di Vienna, poi professore di storia all’Università di Gratz e, infine, giornalista e scrittore di una certa fama. La sua opera più celebre è, senza dubbio, Venere in pelliccia (1870), romanzo erotico dedicato, semplificando, alla ricerca del piacere attraverso il dolore, che spinse lo psichiatra Richard von Krafft-Ebing a usare il cognome del nostro per identificare questo particolare tipo di parafilia: il masochismo. Si interessò al teatro e pubblicò anche romanzi e raccolte di racconti dedicati a tutt’altri argomenti (solo per fare due esempi: L’ultimo re dei Magiari, 1867, e Storie di ebrei polacchi, 1886). Morì nell’ospedale psichiatrico di Mannheim, dove la moglie lo aveva fatto internare, nel 1895 (anche se c’è chi è pronto a giurare che sarebbe invece deceduto, sempre nello stesso manicomio, ben dieci anni dopo).

Generi: Letteratura

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Racconti galiziani (copertina)

Racconti galiziani

Leopold von Sacher-Masoch

Tutte le declinazioni della steppa e tutti (o quasi) i riverberi delle complessità psicologiche (e, talvolta, psichiatriche) dell’uomo mitteleuropeo del secondo Ottocento in questi racconti proteiformi e densi di autentica esistenza.

Immortali # 34

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