Venezia, 1754. Il cadavere di Maria Moselli, un’anziana signora, è stato ritrovato nella bottega di un sarto. Sul suo corpo, i segni di numerose coltellate. I gioielli, di cui era adorna, sono scomparsi. Giacomo Casanova accorre, affiancato come sempre dal fedele servitore Le Duc, e inizia subito a indagare per conto della Quarantia Criminal, di cui è uno dei fanti, alle dirette dipendenze del freddo Avogadore Pietro Zaguri. Analizzati gli indizi e sentite tutte le testimonianze, ottenute anche grazie alle sue note capacità seduttive, presto il cerchio si stringe attorno a chi ha commesso il misfatto. Ma per assicurare alla giustizia veneziana tutti i responsabili, nessuno escluso, e recuperare i preziosi trafugati, occorrerà tenacia e capacità deduttive. Possibile, però, che un enigmatico responso cabalistico, ottenuto quasi per gioco, avesse già fornito la chiave per risolvere il caso?