In un futuro prossimo, in un’Italia che vive un regime pseudo-democratico e di “falso progresso”, alimentato dell’indifferenza e dalla mediocrità dei molti, sorretto non dalla costrizione di un dittatore ma dall’ignavia di “un popolo storicamente incapace di dissentire”, un uomo senza nome disprezza il mondo in cui vive e, per una catena di soprusi inflittagli da individui meschini, si ritrova stritolato in un meccanismo che ne cambia la natura: apprende l’uso della violenza e decide di usarla in un progetto di rappresaglia per colpire i colpevoli delle sue sventure.
Ma chi è realmente? Un ex professore universitario, o un ex legionario della Divisione Terza? L’acuto osservatore di un mondo narcotizzato, o il sanguinario vendicatore sociopatico e moraleggiante? Un intellettuale paleomarxista, o un adepto delle teorie del Superuomo?