Il famoso architetto Erik Evangelisti viene ritrovato assassinato con una shuriken in una zona di vicoli dove pullulano atelier di giovani artisti, intorno al castello di Brixia, megalopoli futura nella quale ancora si può riconoscere Brescia. Il defunto era socio insieme al marito Saverio Santomaso dello studio d’architettura “Il Santo e l’Evangelista”, all’avanguardia nella progettazione delle nuove città sostenibili, con il recupero e l’utilizzo di materiali naturali. L’incaricata delle indagini, capitano Daniela Dall’Acqua delle forze speciali, si confronta da subito con la possibilità che l’omicidio sia stato concepito in ambienti altolocati, fuori dalla portata della sua sfera d’azione: il mondo della grande finanza, con cui Evangelisti era in aperta polemica a causa di un crack causato dalle scelte di un algoritmo automatizzato di gestione investimenti. Ma l’inchiesta di Dall’Acqua sfiora anche la Sorellanza, potente ordine monastico coinvolto in progetti di rinnovamento urbano e conservazione del verde. La particolarità delle Ancelle della Sorellanza è quella di avere i neuroni-specchio potenziati, esattamente come le esponenti del Culto della Dea, il partito-chiesa al potere nel paese. L’indagine deve avanzare con i piedi di piombo, ma Dall’Acqua non può fermarsi, neppure se si rende conto che è coinvolto qualcuno abbastanza vicino a lei.