Cosa direbbe Ballard, se fosse ancora vivo? Analizzandone il pensiero che è sparso semioticamente nelle sue opere, si potrebbe ipotizzare una sua lucida disamina della follia planetaria e un'eventuale formula per il risolvimento?
Stefano Spataro s'immerge nel flusso ballardiano e il condominio in cui siamo tutti coinvolti sembra la nave dei folli che solca ogni tipo di mare, che rifulge della sua pazzia suscitando nei suoi imbarcati ilarità omicida: abbiamo ancora un futuro?