Il primo ministro Devius della provincia autonoma di Sibilla farà approvare una legge che pone limiti alla libertà di parola delle donne, per “sedare l’isteria femminista”. La giovane Pandora, disgustata da un futuro di sottomissione e accondiscendenza al desiderio maschile, fugge da una scuola che la indottrina e da una società che la controlla tramite l’onnipresenza di schermi televisivi e occhi-spia, fugge verso Città Libera. Ha appreso l’esistenza di questa comunità mistica di sole donne, che vivono in armonia, quasi in simbiosi con la foresta, dall’Occhio del Futuro, che da tempo le mostra visioni del passato e dell’avvenire. Nella Foresta delle Idee, la misteriosa Yi Lin è in grado di riportare alla vita con un soffio le antenate, coloro che costruirono nello stesso luogo una civiltà femminile di cui rimangono tombe e statue di dee, e sulle cui vestigia le fuoriuscite da Sibilla intendono costruire una comunità affrancata dall’oppressione che soffoca le donne. Ma Devius non può tollerare che si costruisca un’alternativa al suo potere.