Cinque artisti cinesi si narrano reciprocamente delle storie per ritrovare l’ispirazione; unica regola, scegliere un fiore e un colore diverso per ogni racconto. Omaggiando la peonia e il loto, rispettivamente ammantati di rosso e di viola, la seconda narratrice Xiao Hong imbastisce due storie dove il divampare improvviso delle passioni si vena di un senso di caducità che sembra scaturire da molto lontano. Ritrovandosi a pensare al passato, la sua mente arriverà quasi a temere la strana atmosfera che aleggia fra le parole e nello spazio che ospita tutti i convitati: e se il respiro di morte che serpeggia nelle storie, improvvisate fra i rasi sontuosi di Il sogno del palazzo scarlatto, provenisse dalla casa stessa, viva e pulsante come un fiore che attende solo di divorare chi si trova al suo cospetto?