È passato quasi mezzo secolo da quanto, nel 1975, un club di appassionati di fantascienza padovani decide di dar vita a una rivista amatoriale di fantascienza. Sarebbe stata dedicata alla narrativa e avrebbe puntato a una qualità elevatissima, pagando gli autori e cercando di creare una via italiana alla science fiction. Nasceva così The Time Machine, e poco dopo nasceva il Premio Mary Shelley, che avrebbe premiato ogni anno i racconti migliori. In questo volume Mauro Gaffo, uno degli animatori del club, ha raccolto i racconti vincitori e qualcosa di più, riportando ancora una volta insieme alcuni tra i migliori autori di fantascienza italiani del Ventesimo scorso.