Una comunità di nani reclusa in un enorme palazzo alle prese con visioni degne di Velázquez; un astronauta torna sulla Terra dopo aver completato il periplo della sua follia; un’autoanalisi tanto spietata da schiacciare una vita dentro un “pavimento umano”; il delirante e inconcludente monologo di un professore universitario; il senso di un’esistenza raggiunto sulla cima di una colonna di pietra.
Cosa unisce queste storie al limite della realtà? Forse la ricerca di un senso alla solitudine umana? O l’ossessione di trovare la parola non ancora detta, definitiva?
Scavando nei meandri dei suoi personaggi, con il coraggio di un esploratore degli abissi e uno stile che “crea” esso stesso il fantastico, Leonardo Tonini disvela una galleria di esistenze liminari, in precario equilibrio tra la materialità della vita e l’illusorietà del sogno.