Nel XXI secolo la scienziata Suzanne Kostner eredita un segreto che attraversa i secoli: la macchina del tempo costruita da Barbara Lemming, presunta figlia di H. G. Wells.
Le spedizioni temporali della fondazione Time & Line sembrano ormai routine accademica, finché un viaggio nella Bruges del 1480, sulle tracce del banchiere Tommaso Portinari e del pittore Jan van Eyck, rivela un’anomalia inquietante: il celebre specchio dei “Coniugi Arnolfini” non dovrebbe esistere… eppure è lì, in vendita su una bancarella.
Dalla bottega del genio fiammingo alle sale sterili dei laboratori futuri, Suzanne si troverà intrappolata in un paradosso in cui l’arte e la realtà si rispecchiano letteralmente. Per ristabilire la coerenza del tempo, dovrà diventare lei stessa parte della storia: la donna che consegna a van Eyck lo specchio destinato a cambiare per sempre la pittura occidentale.
Un racconto che intreccia la precisione storica con la vertigine della fantascienza, dove ogni pennellata e ogni viaggio nel tempo interrogano la stessa domanda: chi dipinge davvero il passato?
In appendice un'altra storia di Barbara Lemming, Le metamorfosi di Jerome, in cui Jerome K. Jerome è impegnato in una strana disputa con Franz Kafka.