Sublime piacere artistico. Questo è ciò che prova Matter quando modella le sue opere scultoree. È l’artista supremo, riconosciuto in tutta la galassia per il suo dono unico nel plasmare la materia. Alla corte di Re Primix II, offre il suo talento per meravigliare i sudditi e compiacere lo stesso sovrano che lo apprezza in modo equilibrato. Tra il benvolere dei cortigiani emerge in particolare quello del suo maestro che lo ha addestrato a corte e che lo adora come un figlio.
Ma la passione non è tutto, e un istintivo gesto altruistico durante una delle sue esibizioni porterà Matter verso il baratro del rimorso. L’impulso artistico di questo genio universale si trasformerà in un tormento seguito da una ingiusta condanna dalla quale si auto assolverà nel solo modo possibile.