Le nostre idee sulla realtà sono solo illusioni. Le costruiamo nel tempo quotidianamente, quasi senza accorgercene. A esse tendiamo ad asservire i fatti, adattandoli all’idea della realtà che ci siamo costruiti fino a convincerci che di realtà ne esista una sola. Un grande errore di cui ci rendiamo conto ogni qualvolta ci scontriamo con la poliedricità della realtà, con il fatto che di realtà ne esistono molte e con la loro contraddittorietà. Un errore che è oggi alimentato, quasi scientificamente, dalla nuove tecnologie che pretendono di riempire le nostre vite fornendoci strumenti di interpretazione della realtà a cui viene chiesta piena fiducia e sottomissione. Ma la realtà non si presta a essere semplificata, la tecnologia non è neutrale, lo schermo del nostro tablet non è che uno specchio riflettente e non può diventare la porta verso la verità e il mondo digitale non è uno dei tanti mondi virtuali (in potenza) e paralleli che frequentiamo. I testi qui raccolti offrono alcune riflessioni utili alla conoscenza di fenomeni spesso sottovalutati e suggeriscono la necessità di elaborare una nuova presa di coscienza sull’uso della tecnologia, finalizzata alla produzione di maggiore informazione e conoscenza. Il mondo digitale sta cambiando e nel farlo cambia anche noi. Stiamo rischiando di essere imprigionati all’interno di una bolla piena di filtri idee della realtà lontane dai fatti reali e dai bisogni. Per evitare di esservi richiusi per sempre è necessario riflettere su temi quali la privacy, la cittadinanza, la relazione sociale, la democrazia, la ricerca di benessere e felicità personali ecc. Quanto segue è un piccolo contributo in questa direzione.