È il 1231 e Federico II Hohenstaufen ha raccolto presso il castello di Melfi un gruppo di giuristi e intellettuali, per mettere a punto le “Liber Augustalis”, le innovative leggi del Regno di Sicilia. Approfittando della confusione che in quel periodo caratterizza la corte, viene commesso un omicidio apparentemente senza senso. In realtà il crimine potrebbe nascondere un intrigo, orchestrato dai nemici della corona, per far cadere la casata di Svevia giocando con il sottile filo della diplomazia. L’imperatore rischia pesanti ripercussioni nel fragile equilibrio delle alleanze. Ad aiutarlo ci sono alcuni illustri studiosi al suo servizio, come Piero Delle Vigne, Michele Scoto e Chirone, un misterioso individuo con un passato avventuroso e di schiavitù, che approfittando del suo ruolo di giullare di corte, si occupa della sicurezza dell’imperatore, utilizzando le conoscenze accumulate nel suo pellegrinare tra l’Europa e l’Asia.