Horror Story

Ci sono storie che non dovrebbero essere raccontate. Mai...

L’abisso ti sorride, quando ti affacci sul pozzo nero

Il cubo è in grado di prendere il controllo di chi lo possiede...

Ci sono bambini che nascondono terribili verità

C’è solo modo per sopravvivere: uccidere chi ti ha creato...

Era avvolto nel buio più assoluto e lo sentivo parlare. Jab era in piedi, nudo, che parlava al quadro come a una persona...

Quando il vascello dei morti arriverà, per il mondo sarà la fine...

Si voltò a guardare il vecchio televisore a tubo catodico, quasi aspettandosi di non trovarlo sul sedile posteriore. Era lì, invece. Senza cintura allacciata. A fissarlo, come un gigantesco occhio di vetro senz’anima.

All’estremità del braccio di Myrna era incastonata una manina bianca, piccola neppure la metà di una mano normale, con dita rigide e appuntite sporche di terra...

Fu come immergersi in una vasca ghiacciata, e al tempo stesso avvertì la propria pelle (che non possedeva più) sfrigolare per l’intenso calore: erano le ombre nere che gemevano dentro di lui...

Sul retro dell’edificio avevano trovato una finestrella al livello del suolo, che gettava luce su un ambiente di servizio. Anche quella, come tutte le finestre della casa, era aperta. Scacciando quel senso di opprimente inquietudine che ormai gli mozzava il respiro, Fabio aveva seguito l’amico per quell’angusto passaggio. Un buio chiazzato, ombreggiato da cose che, nella loro immobilità, apparivano creature addormentate, li aveva accolti. Erano dentro. Erano nella casa…

Salani percepì il peso di due mani sopra le spalle, una pressione che lo indusse a rilassare i muscoli e a rimettersi seduto. Un’altra mano gli afferrò i capelli e gli trattenne la testa inclinandola all’indietro, e cinque punture lo morsero attorno al pomo d’Adamo…