Viola è giovane e ha un lavoro particolare: nel suo negozio si vendono mobili che hanno avuto a che fare con gli ultimi istanti di vita delle persone. Poltrone o letti sui quali è morto qualcuno, per alimentare storie di fantasmi fra i facoltosi acquirenti, o semplicemente un senso macabro che offende il buongusto. Un giorno, il direttore la coinvolge in una losca trattativa e, nell'avventura rocambolesca che ne consegue, Viola farà la conoscenza di Oscar, brillante aspirante scrittore, e della senzatetto Tonia, abbandonata dal figlio. Entrambi le insegneranno che fra bene e male esiste un confine labile, e che incontrare la persona giusta rende più consapevoli. Un breve racconto ironico, sull'importanza di diventare artefici del proprio destino.