Angelo, Sara, Caterina. Tre persone di età diversa schiave di Internet. Vivono nello stesso quartiere, si conoscono di vista. Agosto 2011: estate piena, torrida, in una piccola città della provincia marchigiana affacciata sulla costa. Tutti vanno al mare, tutti sono al mare. Tutti, tranne loro. Perché non è possibile liberarsi dalla Rete, non lo concepiscono, non ci riescono. Dipendenza dai videogiochi online, shopping compulsivo, mania per le chat, webpornografia. Queste le trappole e gli inganni virtuali di cui sono vittime, questo l’incubo che non finisce mai.