Le giungle di Venere (The Heart’s Filthy Lesson, 2015) è apparso in origine sulla prestigiosa antologia Old Venus, curata da Geroge R.R. Martin e dal compianto Gardner Dozois, e dedicata a storie di ambientazione venusiana e con uno stile “anni quaranta”. Il titolo originale, per inciso, si rifa a una celebre canzone di David Bowie, personaggio che è ha fatto spesso da trait d’union tra fantascienza e musica rock (basti ricordare la sua interpretazione del celebre film L’uomo che cadde sulla Terra, o brani come Space Oddity o Life on Mars).
La storia, narrata con la solita bravura dalla Bear e con un chiaro riferimento alle classiche avventure della grande Leigh Brackett, racconta le avventure di Dharthi, una giovane scienziata, sull’inesplorato continente di Ishtar, coperto di giungle rigogliose e piene di pericoli di ogni genere, come verociraptor venusiani e tigri delle paludi. Addentratasi da sola in questo mondo ancora ignoto alla ricerca di una mitica civiltà estinta da millenni, spinta dal suo animo intrepido e dalla voglia di dimostrare il suo valore ai colleghi dell’università, presto si renderà conto del suo errore e di avere sottovalutato le minacce del pianeta alieno.