Un primo esperimento di teletrasporto che avrebbe dovuto far scomparire e riapparire istantaneamente un piccolo cubetto di metallo. Un esperimento importantissimo, ma nulla di scenografico. Invece, un ricercatore e la sua figlia adolescente si ritrovano dove non avrebbero mai pensato di finire. Il luogo è lo stesso, Porto Marino, ma il tempo, no. Gli anni ottanta li avvolgono con la loro schiettezza e semplicità. Un’Italia diversa che però rappresenta un pericolo per i due, costretti a evitare le interazioni con un passato di cui non fanno più parte, nel caso del ricercatore, e che non è mai esistito, per la giovane Alice.
Bisogna trovare un modo per tornare indietro. Nemmeno gli smartphone funzionano. Non c’è nulla della tecnologia degli anni ottanta che possa aiutarli a bucare il passato e rientrare nel futuro, ma forse può farlo la conoscenza che è rimasta intatta nel ricercatore. Serve ingegno e coraggio, e un tempo che, per uno strano gioco del destino, si sta esaurendo in fretta.