Terra di Lombardia, Anno Domini 1236. Il Cavaliere Federico e l’amico Bertoldo assistono al rogo di una giovane eretica, colpevole di avere sgozzato a tradimento l’Inquisitore. Nel colloquio con i due, l’amico Adalberto, il nuovo inquisitore, rivela come avesse cercato di salvare almeno l’anima della giovane, sforzandosi di comprendere le ragioni del suo folle gesto. Ma invano. L’indagine, condotta assieme a Guido, feudatario decaduto esperto di famiglie nobili, porta alla scoperta di una spaventosa verità. A ogni modo, gli indizi raccolti conducono all’estremo confine del Regno d’Ungheria, là dove contrasti politici e torbide eresie nascono e si diffondono a macchia d’olio in tutta Europa, e dove sorge il castello di Valnedra, l’imprendibile fortezza di Viviana, Contessa rinomata per cultura, ricchezza e fascino. Qual è il suo ruolo nella faccenda? E quello del monaco pazzo Demetrio? E cosa c’entra Matelda, giovane sorella della condannata?