Questa volta ci troviamo proiettati nella Milano degli anni Cinquanta, dove un trentenne Leonardo Grandi, allora ispettore di polizia, deve aiutare un commissario sanguigno e ottuso a far luce sulla morte di una ricca signora, uccisa dopo essere rincasata dalla spesa. I sospetti convergono sui beneficiari del testamento, cioè l’amante della donna e i tre nipoti, tra loro cugini.
Lo spirito di osservazione e la logica ferrea permetteranno al nostro detective di risolvere un caso atipico anche sotto il profilo del registro narrativo, dove Tommaso Testi, consueta voce narrante della serie, per una volta non partecipa all’indagine e cede i suoi ruoli di narratore e di assistente a Grandi stesso.