La cittadella: Puck è un ribelle, un rivoluzionario. Puck vuole minare la tranquillità che regna nella Cittadella, vuole sovvertire l’ordine. Puck è disposto a tutto pur di raggiungere i suoi scopi: anche rapire Ariel, figlia di un Primonato. Ariel è giovane, innocente. Ariel conosce solo la quiete e la serenità della Cittadella, da cui non era mai uscita prima. Ariel vuole tornare a casa e dimenticare il mondo esterno e proibito che Puck le sta mostrando. E alla fine ci riesce. Quasi.
L’Orco miete le proprie vittime tra le fatine. All’Orco piacciono le fatine. Gli servono. Le cerca ai party degli umani, dove sono più vulnerabili, le cerca ingenue, inesperte. Ha metodo: sa come muoversi, sa quali parole usare e sa quando tacere e far parlare i silenzi. È un predatore esperto: lancia esche, le ritira, poi le lancia di nuovo, finché la preda abbocca. Ma questa preda è diversa dalle altre: non è più bella, o più affascinante, e a dirla tutta non sembra nemmeno troppo intelligente… eppure, questa preda ha riconosciuto in lui il proprio nemico naturale. Avrebbe potuto sfuggirgli, avrebbe potuto ribellarsi, fronteggiarlo, chiedere aiuto, e lui era pronto per qualsiasi cosa lei avesse fatto… tranne per ciò che poi ha fatto davvero: seguirlo di sua spontanea volontà nella tana dell’Orco.