Anno 1306. Nella città-fortezza di Montagnana, agli estremi confini del dominio padovano, l’esule Dante Alighieri viene invitato dal suo ospite, il nobile Abriani, a conoscere un vecchio fiorentino che da tempo desiderava incontrarlo. Si chiama Messer Fazio degli Antonini, e in gioventù, al tempo di Ezzelino da Romano, era stato discepolo di uno dei più grandi alchimisti di Padova, un vero Maestro, che l’aveva introdotto alla via della Conoscenza, da raggiungere attraverso lo studio, l’osservazione e l’ascesi interiore. Ma qualcuno era intenzionato a usare l’arte alchemica del Maestro per scopi molto più terreni. Da quest'uomo e dalla sua sposa, Dante ascolterà dunque una storia terribile, di amore coniugale e di dedizione assoluta alla Grande Opera, nei tempi bui del feroce tiranno Ezzelino. Se ne ripartirà con la tristezza nel cuore e con la responsabilità di custodire un segreto importante e pericoloso; nonché di tramandarlo, affinché non vada perduto. Ma tale eredità sarà appannaggio soltanto di chi, tra i posteri, saprà dove cercare…