Questo lungo racconto, apparso su Analog Science Fiction nel marzo del 1967, è una delle migliori estrapolazioni politiche dell’autore e della fantascienza sociologica degli anni cinquanta-sessanta. La storia di “Lucky Mars”, giornalista fortunello che sembra uscito da Prima pagina di Billy Wilder, sempre alla caccia di intrighi e di notizie fenomenali, mostra il grande acume politico di uno scrittore che già cinquanta anni fa aveva intuito gli sviluppi di gran parte della politica occidentale e capitalista di oggi, descrivendo una società di cittadini accondiscendenti e manipolabili.