Questa novella è un’interessante estrapolazione sulla società americana del futuro vicino. La fine della guerra fredda tra i due blocchi contrapposti (sovietico e americano) ha portato a un patto che prevede lo smantellamento dei relativi eserciti. Ma le due potenze, e in particolare quella americana, si sono inventate altri sistemi per tenere gli uomini allenati al combattimento. In questo mondo distopico cristallizzato in un rigido sistema di caste, dove gli individui sono soggiogati al loro brutale destino attraverso droghe e televisione, il dominio delle potenze commerciali si esercita attraverso piccole e confinate battaglie. Le corporazioni risolvono le loro controversie legali assumendo mercenari che combattono al loro posto, in una sorta di gladiatoria tenzone ripresa e trasmessa da tutte le televisioni. E solo l’appartenenza alla casta militare, o a quella religiosa, permette un rapido passaggio alla casta superiore e aristocratica, come ben sa il capitano Joe Mauser, simpatico e geniale protagonista del racconto di Reynolds. Una geniale intuizione sociale in cui Mack Reynolds rappresenta molti dei difetti della società occidentale.