Venezia, 1754. Casanova, affiancato dal fedele Le Duc, viene mandato dall’Avogadore Zaguri a occuparsi del caso di un uomo trovato morto in un canale. Sembra trattarsi di un semplice incidente, ma non lo è. Durante il sopralluogo nella locanda dove la vittima alloggiava, si scopre che il compagno di camera della vittima è da giorni nascosto, in fin di vita; poco prima di morire, invoca San Marco. Tutto porta a pensare che si siano uccisi a vicenda, dopo una lite. Perché? Tra i bagagli manca un cofanetto, a cui i due tenevano in maniera ossessiva. Che cosa conteneva? Le vittime erano professori tedeschi di antichità all’università di Lipsia, provenienti da Alessandria d’Egitto. Con chi erano in affari, a Venezia? Il mistero si infittisce quando Casanova scopre che anche due persone al seguito del potente ambasciatore di Francia sono interessate al caso: il visconte de Valmont, con cui il Nostro si troverà coinvolto in una straordinaria gara di seduzione; e Isabelle de Castel-Bajac, avventuriera bellissima ma pericolosa, di cui si innamorerà perdutamente.