La valle felice alla fine del mondo, del 1997, è tratto, come L’ultimo caso della Taccola, da Lost Pages, una bella raccolta dedicata alle ucronie aventi a protagonisti tutti personaggi famosi. Stavolta è il caso del grande scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry, l’autore del celeberrimo Il piccolo principe. Di Filippo riprende gli exploit aviatori del portentoso Saint-Exupéry, un uomo dalla stazza imponente e dai grandi ideali, coniugando la sua utopistica visione del mondo con le idee di Herbert George Wells in una meravigliosa avventura che è anche una magnifica ricostruzione di un’Africa post-coloniale e lontana nel tempo. Qui alcuni sparuti esuli inglesi, di vetusta e decaduta nobiltà, sopravvivono in un Eden felice ancora non toccato dal morbo epidemico che ha spazzato il resto del mondo civile. Toccherà allo scrittore francese tentare di smuoverli dal loro torpore con la sua esuberante forza e personalità. Non soddisfatto di avere resuscitato Antoine de Saint-Exupéry, Paul di Filippo ci stupisce con un ulteriore tocco geniale in questa piccola gemma, inserendo un giovanissimo Jimmy Ballard nei panni di aviatore di riserva. Il finale, con più d’una punta d’amarezza, non è altro che un sottile rimando proprio alla poetica filosofia di cui è soffuso Il piccolo principe.