Italia, 1944. Mentre l’inferno della guerra attraversa la penisola, l’hauptsturmfuhrer delle SS Helmut Kramer è in missione segreta sugli Appennini Centrali.
La spedizione, finanziata dalla misteriosa Sezione Undici, una cellula occulta in seno all’Ahnenerbe, l’organizzazione scientifico-esoterica che si occupa di ricercare le origini mitiche e storiche del Reich, deve riuscire a disseppellire dalle viscere di un monastero diroccato, sepolto dalle nevi, un’antica reliquia dai poteri apparentemente illimitati.
Ci sono voluti anni di ricerche per scoprire l’ubicazione dell’Elmo di Odino, un artefatto perduto che il Dio Vichingo in persona donò agli uomini portandolo da Asgard. La leggenda narra che chiunque lo indossi può condurre un esercito alla vittoria.
Heinrich Himmler farebbe carte false per impadronirsene e così il suo rivale nella scalata al potere, Hermann Goring. Entrambi sono in competizione per sostituire Adolf Hitler, ormai un relitto alla guida di una Germania devastata.
Anche Churchill e Roosevelt sono interessati alla reliquia e intenzionati a non lasciare nulla di intentato perché non cada nelle mani dei nazisti. Nessuno sa cosa sia in realtà l’Elmo di Odino e sarebbe un incubo se si rivelasse un’arma in grado di rovesciare le sorti del conflitto.
È un pensiero che affligge anche Kramer. Gli Alleati avanzano da sud e i bombardamenti devastano le città italiane. L’Europa sta sprofondando nel caos. Kramer e i suoi uomini devono arrampicarsi sui monti, affrontare un mistero che affonda nella notte dei tempi e cercare di rimanere vivi. Perché una spia si annida tra di loro pronta a uccidere chiunque è entrato in contatto con la reliquia. Perché hanno tutti contro: inglesi, americani, tedeschi e partigiani italiani.
Perché l’Elmo di Odino è qualcosa di oscuro e letale.
Qualcosa che potrebbe cambiare per sempre il destino del mondo.