Il giovane cavaliere Guillaume appartiene a una importante casata nobiliare francese. È imbevuto dei valori cavallereschi e sente fortemente il senso di appartenenza alla classe dominante.
È stato assente dalla Francia per oltre un anno: ha partecipato alla quinta crociata, ha combattuto con onore insieme al fraterno amico Girart, suo scudiero, e ora è ansioso di tornare alla castellania del padre.
Il tragitto non è lungo, sei giorni di cammino, e per compierlo si unisce a una carovana di mercanti diretti alla città di Troyes, dove si svolgerà una fiera di grande richiamo.
Il viaggio avrebbe dovuto essere una passeggiata, secondo il pensiero di Guillaume. Si trasforma invece in un percorso di iniziazione, che modifica radicalmente il suo modo di vedere la vita. È un viaggio fra violenze e sopraffazioni, superstizioni e sincera religiosità, in un mondo fantastico dove fate e folletti sono la realtà e le leggende si trasformano in miti.
Con l’aiuto di un frate mendicante, inviato dal Vescovo per indagare su sospetti di eresie che riguardano un intero villaggio, trova la strada per compiere le proprie scelte.
Scopre la pietà verso l’umanità più umile e un nuovo rispetto nei confronti di persone da sempre considerate inferiori, pronte a sacrificarsi generosamente per gli stessi valori di giustizia e lealtà. Combatte per la giustizia contro un cavaliere rinnegato che terrorizza borghi e taglieggia intere contrade. Segue la propria coscienza per aiutare gli abitanti del villaggio, sottoposto alle indagini del frate inquisitore. E soprattutto combatte per proteggere Bianca, la giovane figlia di un usuraio assassinato in una sommossa.
Sarà proprio Bianca, alla fine, a porlo di fronte alla scelta più difficile.