Finito il funerale del padre, il grande Maestro Sanguineti, Giulia fugge nella casa in cui è cresciuta. Nel poggio della Riviera Ligure di Levante su cui sorge la villa però, si è accampato un inatteso ospite: Andrea, un bell’uomo dal fisico aitante che ha dieci anni più di lei. L’atmosfera intorno a Giulia si fa sempre più soffocante, attraversata da una nebbia sanguigna: hanno imbrattato la targa che doveva ricordare il Maestro ai posteri con una grande chiave di violino che pare grondare sangue, hanno praticamente distrutto tutto ciò che era in camera di Giulia, fra carcasse di maiale gocciolanti sangue, appese nella stanza, hanno attentato alla sua vita, rubato tutti i suoi vestiti da sera credendoli della madre. La ragazza può contare solo su Andrea, per riuscire a capire chi sia l’autore di quella persecuzione, e il perché: hanno ucciso suo nonno, sua nonna, suo padre e, infine, è chiara la volontà di uccidere anche lei, che è una pianista eccezionale. Secondo il Maestro: “La musica è il respiro del mondo”.
Purtroppo, però, ci sono persone incapaci di rispettare il talento, la bellezza, e persino l’innocenza.
Per fortuna, però, c’è l’amore a salvare Giulia.