1907. Watson si reca da Sherlock Holmes, che, a cinquant'anni suonati, non investiga più, e alleva le sue api. Gli porta una lettera di Irene Adler che scrive:"Caro Sherlock, ho bisogno di te. Hanno rapito mio figlio Damian che è pure nostro figlio, anche se non te ne ho mai parlato. I rapitori sono russi. Non so se si tratta dei bolscevichi o dell'Ochrana, c'è di mezzo una ingente somma. Vieni subito a Parigi, mi troverai all'Hotel de Vendome. Fa presto. Irene"… Ma Irene Adler, che per Holmes rappresenta "la" donna, è anche un'avventuriera e sa mentire; certo è coinvolta nella grande rapina di Tblisi, in Georgia, dove i bolscevichi hanno rubato un milione di rubli alla Banca di Stato, seminando morti e fuggendo col bottino. Damian Norton è bello come la madre, ma dovrà dimostrare d'essere anche molto intelligente perché possa liberarsi e farsi riconoscere figlio di Sherlock Holmes. Ha solo quindici anni e dietro il suo rapimento si profila l'ombra del giovane Stalin.