Ducato di Milano, 1549. La carica di arcivescovo è la massima aspirazione per padre Guaraldo Giussani, Inquisitore Generale. Ma un libro, sottrattogli tempo addietro, custodisce un segreto pericoloso che lo riguarda, tale che potrebbe mettere a repentaglio la sua carriera e la sua vita. Di che libro si tratta? Quale sconvolgente rivelazione è custodita tra le sue pagine? Padre Giussani è disposto a tutto pur di ritrovarlo. Negli oscuri sotterranei di un’abbazia, risuonano le grida di una donna, Mariangela Comencini, nuda e incatenata al tavolo delle torture, l’unica persona al mondo, forse, a sapere dove si trovi il libro, e perché è così pericoloso per Giussani. La vista delle sue carni dolci e sode sono, agli occhi dell’Inquisitore Generale un supplizio più doloroso delle pene che, col ferro rovente, le infligge, per strapparle la tanto agognata confessione. Ma c’è chi potrebbe trarre vantaggio da questa situazione, soprattutto se l’Inquisitore dovesse macchiarsi di omicidio. Intanto padre Rolando, che non può in coscienza lasciare morire Mariangela Comencini, decide di agire, inconsapevole pedina che si muove tra le ombre dei rapporti tra Chiesa e braccio secolare, nelle quali si cela l’intrigo.