Il centrodestra aveva approvato una nuova legge elettorale (Porcellum) per impedire il successo delle sinistre. Per ironia della sorte quella stessa legge favorì nel 2006 la vittoria del centrosinistra di stretta misura. Il presidente del Consiglio fu ancora Romano Prodi che si trovò con due grossi problemi: ridurre il debito pubblico e guidare una coalizione, restia a ogni riduzione dello stato sociale, con una maggioranza risicata che lo costringeva a patteggiare con ogni partito la sua fiducia in cambio di qualcosa. La fine di questo governo che aveva ben operato nell’interesse del Paese era scontata e questa si avverò nel 2008.
Nel IV, V, VI capitolo si analizzano i rivolgimenti socio economici avvenuti in Europa nel Primo dopoguerra aventi per protagonisti i vincitori e i vinti. La Germania finì per concedere la fiducia ad Adolf Hitler e al Partito Nazional Socialista, mentre l’impero austro ungarico si dissolse in piccoli paesi.
Le turbolenze sociali del primo dopoguerra in Italia avevano favorito l’ascesa al potere di Benito Mussolini, che abolì lo stato liberal democratico e seguì la Germania nella sua folle avventura della Seconda guerra mondale.