In questi dieci racconti, i paesaggi sensoriali e quelli della memoria s’intrecciano, creando visioni insieme incantevoli e terribili.
Si susseguono ricordi di vacanze lontane, viaggi verso mete sfuggenti, scorci di paesi avvolti dall’oblio: a ogni svolta è pronta l’improvvisa epifania, capace di accendere di significato anche il più semplice dettaglio.
È soprattutto l’elemento fantastico, sempre in armonia con la narrazione, e accettato dai personaggi come parte della realtà, a fornire la giusta chiave di lettura dell’esperienza.
Grazie a uno stile poetico e sensuale, connotato da una penetrante lettura psicologica dei personaggi, Simonetta Olivo ci fa vivere ogni estate narrata come se fosse l’“ultima estate del mondo”, portando nuova linfa alla nobile tradizione del racconto fantastico italiano.