Chi è il Perdonatore con cui si rapporta l’estremista Frattasi Barnaba? si chiede l’Ispettore Telesca. È lo stesso che la prostituta minorenne Cinzia Greco custodisce chiuso in uno sgabuzzino della sua stanza nella Comunità alloggio in cui è ospitata?
Ma poi quanti sono? Tutti uguali, asciutti, nerovestiti, d’aspetto austero, cappello floscio assurdamente rosso scarlatto sulla testa; si manifestano ovunque ci siano liti, conflitti, manifestazioni violente, scontri, battaglie, guerre! E sono così popolari tra avversari e contendenti da poter dialogare tranquillamente sia con gli aggressori che con le loro vittime.
Per di più, se qualche poliziotto nell’espletamento delle sue funzioni cerca di bloccarne qualcuno, il soggetto, appena toccato, gli si frantuma letteralmente tra le mani. Per ripresentarsi dopo qualche minuto integro come prima!
L’Ispettore è molto perplesso.
Perché i Perdonatori si moltiplicano e sono ovunque? Ma soprattutto, che cosa perdonano i Perdonatori?