Di Robert Reed abbiamo detto che è un autore prolifico ed eclettico che ama spaziare in tutti i sottogeneri della fantascienza, dalla space opera moderna alle sofisticate estrapolazioni del nostro futuro. Il romanzo breve che qui presentiamo ci riporta ancora una volta all’ambiente ciclopico e affascinante della Grande Nave e ai suoi popoli bizzarri e curiosi, che spesso ci hanno fatto tornare alla mente le magnifiche creazioni planetarie del grande Jack Vance.
Crockett è uno dei giovani fortunati che vivono nel villaggio senza nome che sorge alle pendici della caldera della “buona sorte”. Rincantucciata in una valle dalle pareti scoscese, la minuscola comunità è circondata da tre lati da roccia solida e antica, ma è famosa in tutta la Nave per la “caldera” vulcanica, popolata da miliardi di creature intelligenti di grandezza infinitesimale denominate “Fortunati” . Ogni anno milioni di turisti si recano al villaggio per assistere alle incredibili creazioni dei “Fortunati”, che hanno modificato l’ambiente secondo le loro esigenze, e alle straordinarie eruzioni del vulcano, ma le due affascinanti fanciulle di cui si è incautamente invaghito Crockett nascondono più di un segreto e la sua ricerca di un facile divertimento con le belle turiste si tramuterà presto in una terribile lotta per la sopravvivenza.