Di Robert Reed abbiamo detto più volte che è un autore prolifico ed eclettico che ama spaziare in tutti i sottogeneri della fantascienza, dalla space opera più moderna e sofisticata alle incredibili estrapolazioni del nostro futuro. Stavolta Reed si cimenta con la tematica classica dei viaggi nel tempo. Un po’ come in romanzi ormai entrati nella storia della sf (per esempio L’abisso del passato di Sprague de Camp), ci racconta l’avventurosa vicenda di un gruppo di giovani americani che si lanciano alla conquista dell’antica Roma, con l’avanzata tecnologia della nostra epoca, nella speranza di fondare un nuovo impero che rimanga imperituro nei secoli. Il tema dei viaggi nel tempo, dei paradossi temporali e degli universi paralleli ha sempre affascinato Reed, che l’ha ampiamente esplorato anche nel celebre Un miliardo di donne. Eccone dunque una nuova e affascinante versione, ambientata ai tempi del fasto dei Cesari, e con qualche sfumatura assai originale.