Tracciando una biografia più o meno romanzata, Lukha B. Kremo spazia a cavallo tra Filosofia, analisi socioeconomica, Fisica quantistica, critica al Capitalismo, collassi di realtà indeterminati e citazioni di pensatori emersi dalla nebbia della Storia, elaborando una delle sue più ardite prove di scrittura in cui il cielo è lontano, ma ancora raggiungibile, con un misto di volontà inconscia e caos controllato.
Dopo queste pagine, coltivare il reale diventa davvero un'impresa ardua; Kremo ci mostra la non via, più stringente del vero, ontologicamente esistente come un ossimoro.