Somalia, 1935. Le forze del Duce avanzano nelle terre bruciate dal sole equatoriale. Paolino Sciotti, per gli amici Mastrangelo, operaio della 67a divisione fanteria “Palermo II”, assiste inerme alla morte di un compagno di cantiere; primo di una serie di decessi misteriosi. Si tratta di fatalità oppure di omicidi? A ogni modo, il generale Rodolfo Giuliani ordina all’unità lo stop dell’avanzata, e così il viaggio verso il fronte si interrompe. Ma se di omicidi si tratta, chi è il colpevole? L’ombra della resistenza africana aleggia, sempre pronta a mietere vittime tra i colonizzatori. Il tenente Comandini, capo della divisione, sembra consumato dalla paura, mentre Paolino si imbatte in strani indizi sia nella città di Mogadiscio sia nel campo base. Carichi di sostanze anomale arrivano per nave. Alcuni somali, tra cui un individuo di nome Hassan, si aggirano come presenze sinistre e maledette. Paolino, che si è arruolato soltanto per inviare soldi alla sua famiglia a Velletri, scoprirà ben presto quanto ci si possa spingere oltre il limite per proteggere qualcuno.