Venezia, 1577. Cessata la pestilenza che ha falcidiato la città, i commerci via mare hanno ripreso con rinnovato vigore. Scortata da una galea armata, la “Giustiniana” si appresta a salpare alla volta di Cipro; a bordo c’è un giovane mercante. La cabina accanto alla sua ospita la misteriosa Agnese dei Lippomeni, sul cui viso resterà sempre calato un fitto velo bruno; la si crede brutta e forse anche malata, poiché rimane quasi sempre chiusa nella sua cabina, interagendo solo con le sue tre serve. Lilia, la più giovane delle tre, attira subito l’attenzione del mercante, per la sua fresca bellezza. Ma ogni volta che lui tenta un approccio più esplicito, viene interrotto da un altro viaggiatore, il nobile Jacopo Candiani, che sciorina storie una più macabra e impressionante dell’altra, guastando il clima di confidenza tra i due. Nonostante tutto, l’amore tra il mercante e la servetta Lilia nasce, ma verrà spezzato tragicamente. All’alba Lilia viene trovata uccisa sul castello di poppa. Chi l'avrà uccisa? E per quale motivo?