Se l'utopia è la narrazione di un mondo ideale, la distopia è quasi il suo contrario: da 1984 a Hunger Games, questo genere guarda al mondo di oggi e racconta come andrà male domani. Dittature, carestie, disastri ecologici daranno vita a società opprimenti e spietate. Un genere che negli ultimi anni è cresciuto nell'interesse del pubblico ma che già da tempo è frequentato dai migliori autori italiani della fantascienza.
Questa antologia racconta la nascita della letteratura distopica in Italia, o perlomeno i suoi albori, e le contaminazioni l’hanno influenzata in anni in cui la parola “distopia” era un tentativo di definire l’argomento e non un genere letterario, o un sottogenere. Dal cyberpunk al weird, dall’ucronico al post apocalittico, molti testi hanno raccontato mondi o realtà in cui nessuno vorrebbe vivere, società avvelenate perse nella memoria collettiva.
Nove penne, autori e autrici che hanno osato camminare su strade che ancora non erano state battute. Storie nuove e al contempo vecchie che mostrano il cammino compiuto per arrivare fino a oggi.