La sera della vigilia della celebre “Disfida di Barletta”, Consalvo da Cordoba, podestà spagnolo e giudice, organizza un convivio tra i tredici cavalieri francesi e italiani. Nella piccola taverna volano insulti e contumelie, che saranno lavate col sangue durante il nobile duello fissato per il giorno successivo. Nel mezzo della cena, però, un cavaliere italiano, Riccio da Parma verrà ucciso da mano ignota, e Consalvo si occuperà delle indagini. Gli ingredienti di questo racconto sono vari e molteplici: sferragliare di spade e asce, lunghe lance da giostra medievale, grani di un rosario esotico, foglie e semi velenosi; e poi ancora: un amore intrigante e nascosto, coppe di vino adulterato, insulti e minacce da lavare col sangue, cavalli scatenati, armature e vestiti da guerra e da parata, un giudice severo e podestà intransigente della Corona di Spagna, la campagna pugliese sotto la brina di febbraio, medici fisici, inquisitori, quattro campioni della cavalleria medievale e infine, un omicidio eccellente.