12 ottobre 1492. Cosa cercava veramente Cristoforo Colombo con la sua ardita spedizione verso il misterioso sud ovest? Cercava davvero di buscar el levante por el poniente, cioè una via più breve per le Indie, per il mitico Cipango coi tetti d’oro, come aveva mentito alla Regina Isabella per ottenerne l’aiuto e il consenso? O una nuova terra, magari Antilia la perduta, o l’ultima Thule come ipotizzato da Pytheas e Plutarco? E cosa ci faceva quel morto ammazzato, un nobile portoghese, rinvenuto nel luogo dello sbarco? Come si trovava lì da più di venti giorni prima del suo arrivo? Come aveva fatto a giungervi? Tanti enigmi per il navigatore genovese, profondo conoscitore dei venti alisei e delle correnti che agitano l’oscuro mare Oceano, luogo di mostri e di abissi insondabili. E dopo mille peripezie, nonché incontri fatidici, come quello con un vecchio sciamano vichingo, che vive là da oltre trent’anni, il quale predirà il terribile futuro di quelle terre, ad opera di altri europei bramosi di ricchezze, riuscirà infine Colombo a svelare ogni mistero? Riuscirà a meritarsi l’indiscusso titolo di Ammiraglio del vasto e tenebroso Mare Oceano?