Armonia ed eleganza, ottanta circoli anziché quarantotto. Il cerchio è la perfezione, l’uniformità per i corpi celesti. Regione del Warmia, regno di Polonia, 1536: fu così che Niccolò Copernico segnò la storia. Insieme al suo assistente Rhetico, ha terminato la Rivoluzione delle orbite dei corpi celesti e sta per darla alle stampe quando, in casa sua, viene ucciso Joseph Funck, giovane aspirante astronomo, nipote del nobile reverendo Andrea Osiander, grande matematico e seguace della prima ora della Riforma Luterana e delle teorie tolemaiche. Il giovane è stato ucciso nel suo letto con uno stiletto, sporco di inchiostro di genziana, adoperato solo da astronomi e cartografi. Toccherà a Copernico indagarne la morte e svelare il mistero che l'avvolgeva. Mai come allora la Terra fu scossa e inquisita. E intanto su tutti incombe l'arrivo catastrofico della "cometa degli ottant'anni".