In una notte d’estate del 1891, l’avvistamento di strani fuochi intermittenti sulle colline di fronte allo loro villa causano inquietudine nello scrittore pistoiese Gherardo Nerucci e la moglie Fanny. E l’inquietudine si trasforma in angoscia quando Nerucci avvista di nuovo i fuochi e poi apprende, da un vicino e dal barbiere del paese, che sono in molti ad aver visto lo strano fenomeno e che una coppia di amanti è dovuta fuggire a rotta di collo dal bosco sotto la minaccia di una voce misteriosa. Nerucci è talmente agitato che il signor Sigerson, nom de plume di Sherlock Holmes durante il suo soggiorno in incognito in Italia, dopo un pomeriggio trascorso in un archivio cittadino per consultare un importante e segreto documento, gli chiede conto dei suoi tormenti. Il racconto di Nerucci accende la curiosità di Sigerson. Attraverso una fitta rete di domande ed elementi osservati durante il suo viaggio da Firenze a Pistoia, Sigerson ricostruirà il complesso disegno criminale che sta per compiersi e farà in modo che il piano fallisca.