Gli studi dell’Unità di Analisi Comportamentale costituita, nel 1972, presso l’Accademia dell’F.B.I., miravano, tra l’altro, a verificare la sussistenza di una diretta correlazione tra la dinamica di un crimine ricostruita attraverso l’esame del locus commissi delicti e i tratti della personalità del suo autore. Allo scopo, i membri dell’Unità iniziarono a intervistare pericolosi criminali detenuti nelle strutture carcerarie degli Stati Uniti, per comprendere le loro dinamiche psicologiche, le loro motivazioni più intime, l’incidenza del contesto sulla loro determinazione a uccidere. Da tali studi è nato il modello di profilo criminologico di cui il presente testo propone in sintesi concetti di riferimento e modalità applicative. La storia e le tecniche del criminal profiling secondo l’F.B.I., uno dei più significativi sviluppi della criminologia applicata all’investigazione, reso famoso da romanzi come Il silenzio degli innocenti di Thomas Harris e celebrato dalla recente serie tv Mindhunter.