Durante un comizio politico la Polizia di Stato, in assetto antisommossa, deve fare il solito, sporco lavoro: impedire che dei facinorosi si rompano la testa. Normale amministrazione, se non fosse che da un palazzo qualcuno spara con un fucile automatico: sul terreno rimangono dodici poliziotti. I giornali la chiamano “la mattanza”. Il sovrintendente Marino Castagnoli, sopravvissuto alla strage, viene costretto a mettersi a riposo ma decide di indagare lo stesso, a costo di farsi divorare da segreti torbidi che non dovrebbero venire allo scoperto.